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La luce del mattino filtrava dalle ampie finestre dello studio, illuminando il viso concentrato del dottor Luca Moretti. La morte di Elena  era una ferita che non si sarebbe mai chiusa, un dolore sordo che portava con sé in ogni intervento, in ogni decisione.

Tuttavia, Luca sapeva di non poter permettere che il passato influenzasse il suo presente.

Doveva essere forte per i suoi pazienti, per i suoi collaboratori, per gli specializzandi che istruiva … per onorare il suo ricordo.

Nel corridoio, la sua equipe si preparava per un’altra giornata intensa.

Il Dottor Marco Santini era un chirurgo generale di grande esperienza e fidato amico di Luca. Noto per la sua abilità eccezionale in sala operatoria e il suo spirito di squadra. Con i suoi capelli castani sempre un po’ spettinati e un sorriso disarmante, Marco era il cuore pulsante dell’equipe chirurgica. Era famoso per il suo senso dell’umorismo tagliente e la sua capacità di alleggerire anche le situazioni più tese con una battuta al momento giusto.

Fuori dall’ospedale, Marco era un appassionato di calcio, e spesso organizzava partite con i colleghi. La sua casa era il punto di ritrovo per le serate di gioco e le grigliate estive. La sua dedizione alla professione era pari solo al suo amore per la vita, e questo equilibrio faceva di lui un medico amato sia dai pazienti che dai colleghi.

 La Dottoressa Alessandra Romano era un’eccezionale chirurga pediatrica, riconosciuta per la sua empatia e il suo approccio compassionevole verso i piccoli pazienti e le loro famiglie. I suoi occhi verdi luminosi spiccavano come stelle lucenti sul suo viso circondato da una riccia chioma nera corvino. Alessandra era una presenza rassicurante e positiva all’interno del reparto.

Cresciuta in una piccola città del sud Italia, Alessandra aveva portato con sé la calda ospitalità e il senso di comunità della sua terra natale. Era conosciuta per la sua capacità di trovare il lato positivo in ogni situazione e di infondere speranza nei cuori dei genitori preoccupati. Oltre al suo lavoro, Alessandra amava la musica e suonava il pianoforte, spesso organizzando serate musicali che riunivano colleghi e amici in un’atmosfera rilassata e gioiosa.

Il Dottor Paolo Rinaldi, capelli neri sempre perfettamente pettinati, occhiali che gli conferivano un’aria intellettuale, era un chirurgo cardiovascolare di eccezionale bravura. Paolo era  precisione, minuzia,  attenzione ai dettagli, qualità che lo rendevano uno dei migliori nel suo campo. La sua mente analitica e la sua capacità di risolvere problemi complessi lo avevano fatto emergere come uno dei pilastri dell’equipe chirurgica del Dott. Luca Moretti.

Nonostante la sua serietà professionale, Paolo aveva una passione per i film di fantascienza e la letteratura classica. Nel tempo libero, amava discutere di teorie scientifiche e scenari futuristici con gli specializzandi del terzo e quarto anno, stimolando conversazioni che spesso sfociavano in serate divertenti e stimolanti. La sua dedizione alla medicina era evidente, ma Paolo sapeva anche trovare il tempo per godersi la vita e le amicizie che aveva costruito nel corso degli anni.

 Luca camminava lungo il corridoio dell’ospedale, i suoi pensieri sempre rivolti all’errore, il più grande insegnante nella sua professione, e soprattutto al dolore sempre presente e che gli permetteva di sentirsi vivo e mantenere la mente concentrata sui propri obiettivi e sulla promessa che aveva fatto ad Elena.

 Proprio mentre stava per entrare nella camera bianca, vide un gruppo di persone familiari riunite poco più avanti.

 Marco, con la sua risata inconfondibile, stava raccontando una delle sue solite barzellette. Alessandra, sempre solare, ascoltava attentamente e annuiva, mentre Paolo, con un libro sotto il braccio, sorrideva divertito.

 Luca si avvicinò, e Marco fu il primo a notarlo.

“Ecco il nostro leader!” esclamò Marco, facendo cenno a Luca di unirsi al gruppo.

 “Buongiorno, ragazzi,” disse Luca con un sorriso stanco. “Come va?”

 Alessandra rispose con il suo solito entusiasmo: “Tutto bene, Luca. Stavamo solo cercando di decidere dove andare a pranzo oggi. Hai qualche suggerimento?”

 “Direi che possiamo provare quel nuovo ristorante giapponese di cui tutti parlano,” propose Paolo, aggiungendo un tocco di novità alla conversazione.

 Luca annuì, apprezzando il tentativo dei suoi amici di mantenere l’atmosfera leggera. “Mi sembra un’ottima idea. Dopo tutto, un buon pranzo potrebbe essere proprio quello che ci serve per affrontare il pomeriggio.”

 Nonostante i cupi e grigi pensieri che attraversavano la sua testa, sapeva che insieme  a loro avrebbe potuto affrontare qualsiasi cosa.

 Nel frattempo, un gruppo di specializzandi del primo anno si radunava nervosamente nei corridoi, pronti per una giornata di osservazioni e apprendimenti. Una giovane donna dai capelli rossi e ricci, con una risata contagiosa che riusciva a rompere la tensione anche nei momenti più difficili. Era nota per il suo ottimismo incrollabile e per la sua capacità di trovare il lato positivo in ogni situazione.

 Accanto a lei, un’altra specializzanda con occhiali grandi e rotondi, sempre immersa nei libri. Era un’autentica enciclopedia medica ambulante, capace di citare studi e ricerche a memoria. Nonostante la sua serietà, aveva una passione segreta per i film di fantascienza, che amava discutere con chiunque volesse ascoltarla.

 Tra di loro c’era, una giovane donna dai capelli castani e occhi verdi e determinati. Era arrivata con grandi aspettative e un desiderio ardente di imparare dai migliori. Aveva sentito parlare della reputazione del dottor Moretti e non vedeva l’ora di poter lavorare al suo fianco. Il suo nome era Sara!

Infine, un giovane uomo con un’energia inesauribile e un sorriso perennemente stampato sul volto. Era noto per il suo senso dell’umorismo, sempre pronto a fare una battuta per alleggerire l’atmosfera. La sua attitudine rilassata non comprometteva però la sua dedizione al lavoro, e tutti sapevano che potevano contare su di lui nei momenti di difficoltà.

Sara si avvicinò al gruppo di chirurghi senior con un sorriso timido. “Buongiorno, dottor Moretti. Sono Sara Bianchi, una delle nuove specializzande. È un onore poter imparare da voi.”

Luca le sorrise con calore. “Benvenuta, Sara. Spero che tu sia pronta a lavorare sodo. Qui non c’è spazio per gli errori, ma se hai la volontà di imparare, troverai tutto il supporto di cui hai bisogno.”

 “Sì, dottore. Farò del mio meglio,” rispose Sara, sentendo un’ondata di determinazione crescere dentro di lei.

 Era ora di iniziare!

 “Pronti per un’altra giornata?” chiese Luca, entrando nella sala con un sorriso stanco ma determinato.

 “Pronti come sempre, capo,” rispose Marco con un cenno del capo. “Abbiamo un paio di interventi complessi questa mattina, ma niente che non possiamo gestire.”

 “Perfetto! Alessandra, il primo caso è tuo! Un aneurisma cerebrale su un neonato di pochi giorni. Ho piena fiducia in te,” disse Luca, guardandola negli occhi.

 “Grazie, Luca. Non ti deluderò,” rispose Alessandra, raccogliendo la sfida.

 Luca si immerse completamente nel lavoro, dando istruzioni precise e supervisionando ogni intervento. Durante una pausa, si trovò a parlare con Marco e Alessandra nel piccolo ufficio adiacente alla sala operatoria.

 “È incredibile quanto lavoro ci sia sempre da fare,” disse Marco, togliendosi i guanti chirurgici. “Ma non cambierei nulla di questo lavoro. Siamo fortunati a poter fare la differenza ogni giorno.”

 “Sono d’accordo,” aggiunse Alessandra, bevendo un sorso d’acqua. “Nonostante tutto il dolore e le sfide, sapere che possiamo salvare vite è ciò che ci spinge a continuare.”

 Luca annuì, riflettendo su quanto fossero veri quei sentimenti. “Abbiamo tutti scelto questa strada per una ragione. E anche nei momenti più difficili, dobbiamo ricordare il perché siamo qui.”

 Mentre la giornata avanzava, Sara ebbe l’opportunità di assistere all’ intervento guidato da Alessandra. Era un’operazione delicata, e Sara osservava ogni movimento con attenzione, cercando di apprendere il più possibile. Dopo l’intervento, la D.ssa Romano si avvicinò a lei.

 “Sei stata attenta, Sara. Buon inizio. Ricorda, l’importanza è nei dettagli. Non esitare mai a fare domande,” disse Alessandra con un incoraggiante sorriso.

 “Grazie, dottoressa Romano. Farò del mio meglio per imparare tutto ciò che posso,” rispose Sara, sentendosi grata per l’opportunità.

Alla fine della giornata, Luca si ritirò nel suo ufficio, dove trovò un messaggio sulla sua scrivania. Era una richiesta di appuntamento con Giovanni Russo, un nuovo paziente con una diagnosi di tumore cerebrale. Luca prese un respiro profondo, preparandosi mentalmente per la nuova sfida che lo attendeva. Sapeva che ogni paziente rappresentava una nuova possibilità, un nuovo inizio.

Vi è piaciuta la storia fino a qui?

Le avventure del Dott. Moretti non sono finite! Se volete sapere quali altri sorprese ci riserveranno le corsie del Niguarda, non perdetevi il prossimo episodio!

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Health & Medmal insurance Summit 2018Il 9 ottobre 2018, nella splendida cornice dell’Hotel Principe di Savoia a Milano, si è svolto l’Health & Medmal Insurance Summit 2018, l’unico evento che fa incontrare Assicuratori, Intermediari Assicurativi Specializzati, Legali ed esperti con il patrocinio di Intermedia Channel, PLTV ed EMF Group.

La mattina alle ore 9.30 si è dato il via a una agenda lavori che ha visto protagonisti, nella prima metà della giornata, la Sanità integrativa e il Welfare aziendale con relatori di eccellenza provenienti dalle maggiori realtà assicurative a livello internazionale: RBM Salute, Uniqa e Italiana Assicurazioni del Gruppo Reale Mutua, Fab – Fondo Assistenza Benessere e Welion del gruppo Generali Italia.

Non potevano, inoltre, mancare sponsor di calibro nazionale quali ACB Broker, Assirete e tanti altri che hanno dato la possibilità anche quest’anno di riunire i maggiori esperti di Sanità Integrativa per parlare di peculiarità, criticità e novità di un innovativo modo di fare assicurazione attraverso l’antico concetto che “prevenire è meglio che curare”.

Ovviamente tra i tanti partecipanti al Summit anche noi dello Staff di Medmalinsurance.it non potevamo mancare, soprattutto all’incontro pomeridiano del MIS (acronimo di Medmal Insurance Summit) al cospetto di personalità eccelse della realtà della Responsabilità Civile medico-sanitaria quali: l’Avv. Paolo Alessandro Magnani, l’On. Dott. Federico Gelli, il Dott. Emanuele Patrini (Chief Risk and Anti Fraud Managemet Italy Branch presso AmTrust Europe Limited), il Prof. Umberto Genovese (Professore Associato Medicina Legale e del Lavoro presso Università degli Studi di Milano), il Dott. Leonardo Martinelli (Claims Director presso AM Trust Europe) e l’Avv. Maurizio Hazan (Managing Partner dello Studio Legale Associato Taurini & Hazan).

Patrocinato dalla compagnia AmTrust, da 10 anni operativa nel settore Medmal sia per i singoli esercenti la professione sanitaria sia per le strutture pubbliche e private, alle ore 14.30 è iniziata una tavola rotonda sul tema “Opportunità, criticità e prospettive a un anno dalla Legge 24/2017”

Il moderatore Avv. Paolo Alessandro Magnani dopo una breve introduzione sulla Legge Gelli – Bianco informa la platea della assenza al dibattito dello stesso On. Dott. Federico Gelli, padre putativo della stessa norma, il quale ha comunque inviato un video da mostrare ai presenti al Summit. Nel contributo, Gelli illustra i risultati ottenuti dalla Legge promossa in parlamento dall’entrata in vigore a oggi.

 

 

Subito dopo, lo stesso Magnani introduce l’argomento dell’accertamento tecnico preventivo e delle Linee Guida della Comunità Scientifica e buone pratiche clinico assistenziali, lasciando la parola al Prof. Umberto Genovese. Questi chiude il tema trattato asserendo che: far entrare le Linee Guida in un quadro normativo nazionale significherebbe affrontare comunque un processo lungo e difficile e che necessariamente si richiederebbe a monte una equipe di persone di grande onestà intellettuale, scevre da ogni interesse politico ed economico e ovviamente super partes. Sarà mai possibile, considerato che la norma non prevede alcun ulteriore esborso economico da parte dello Stato e di conseguenza dei contribuenti?

Altro argomento trattato è stata la clausola Claims Made e l’operatività della stessa nelle polizze di Responsabilità Civile Professionale. L’Avv. Maurizio Hazan è partito proprio dalla recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione S.S.U.U. del 24/09/2018 n. 22437, descrivendola elegante, puntuale e soprattutto la svolta giuridica nell’interpretazione della clausola oggetto del giudicante. Alla base della sentenza è la differenza sostanziale tra il sinistro come fatto generatore e il sinistro come richiesta di risarcimento danni che diviene non solo fonte di dibattito e del contendere tra le parti ma di assoluto interesse generale, per la valenza contrattuale di tutte le polizze emesse in regime Claims. Sebbene già la Legge 24/2017 specificasse che tutte le coperture assicurative avrebbero dovuto contenere tale clausola e che la definizione di sinistro in glossario di normativi di polizza dovesse essere definito come richiesta di risarcimento danno e non come fatto generatore, non tutte le parti la ritenevano equa nei confronti del cliente-consumatore, anzitutto limitatamente alla lunga durata della prescrizione dei reati in ambito penale e delle richieste danno in ambito civile. Diversamente potrebbe essere affrontato lo stesso discorso se contestualizzato a tutti quei contratti assicurativi stipulati prima dell’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sulla distribuzione assicurativa, introdotto con il regolamento IVASS 41/2018 meglio conosciuto come IDD. Di fatto tale regola rende automaticamente non adeguate alle reali esigenze del cliente-consumatore tutte le polizze stipulate, per esempio, senza un’adeguata retroattività (che nella Legge 24/2017 è espressa in un termine decennale) e senza un’adeguata postuma (che nella Legge 24/2017 è espressa sempre in un termine decennale). In virtù di questo ci domandiamo: i consumatori (medici, infermieri, OSS, strutture) sarebbero pronte ad adeguare le loro coperture sapendo che i premi delle stesse saranno, nella loro costruzione attuariale, direttamente proporzionali alle garanzie richieste?

Altro dibattito molto acceso al quale si è voluto dare la giusta attenzione e risalto è stato quello relativo ai sinistri e al loro andamento in questo brevissimo arco temporale. In un anno dall’entrata in vigore della Legge Gelli cosa è cambiato?  Leonardo Martinelli, Claims Director presso AM Trust Europe, afferma innanzitutto che un anno è un tempo troppo ridotto per trarre conclusioni, soprattutto in attesa, ancora, dei decreti attuativi, che avrebbero dovuto colmare tutti i vuoti lasciati dall’impianto normativo attualmente in vigore. Si nota, comunque, un minimo cenno di contenzioso e un aumento della mediazione assistita di nuova introduzione. Un problema della norma, sicuramente sanabile in corso di emanazione dei decreti attuativi, è la mancanza di un protocollo sinistri che possa istruire il richiedente a non agire direttamente con l’accertamento tecnico preventivo o con processi, comunque, giudiziari ma a servirsi di tutta quella parte di precontenzioso che, nella stragrande maggioranza dei casi, potrebbe snellire le lungaggini delle pratiche di risarcimento e di conseguenza degli eventuali indennizzi.

Nella seconda parte del dibattimento si sono affrontati con maggiore attenzione i seguenti argomenti:

  • La nuova figura del Risk Manager in sanità – affrontata dal Dott. Emanuele Patrini
  • Accertamento Tecnico Preventivo – materia indiscussa del Prof. Umberto Genovese
  • Evoluzione della polizza di responsabilità civile delle strutture pubbliche e private – a cura dell’Avv. Maurizio Hazan
  • I cambi di tariffa delle coperture per gli esercenti e per le strutture – degno di nota l’intervento del Dott. Leonardo Martinelli
  • La pubblicazione dei sinistri sul web: turismo sanitario? – a cura del Dott. Emanuele Patrini

Questi ultimi argomenti verranno trattati, doverosamente, nel prossimo articolo di questa rubrica.

Halloween

Buon Halloween da tutto lo staff di medmalinsurance.it!

I nostri articoli tornano puntuali con l’appuntamento di martedì 6 novembre 2018!

 

Intervista Ilaria Umbro GeramedProsegue il lavoro di medmalinsurance.it e, visto l’avvicinarsi del 21 ottobre con l’inaugurazione del 1° Incontro Nefrologico Tiberino, il nostro staff ha deciso di intervistare la Dott.ssa Ilaria Umbro, Medico Nefrologico presso Geramed, il Centro Dialisi sito a Fiano Romano (Roma), e Direttore Scientifico del convegno. Con questo articolo speriamo di fare maggiore luce sulle tematiche trattate durante l’evento, senza però escludere un punto di vista differente sugli effetti riguardanti l’entrata in vigore delle Legge Gelli-Bianco.

D: Salve Dott.ssa Ilaria Umbro e benvenuta su medmalinsurance.it! Iniziamo subito con la prima domanda riguardante l’evento che si svolgerà il 21 ottobre, ovvero il 1° Incontro Nefrologico Tiberino. Da dove nasce l’esigenza di organizzare questo convegno?

R: Salve e grazie a voi per la possibilità offertami di divulgare maggiormente le finalità di questo evento.

Il 1° Incontro Nefrologico Tiberino – Nefrologia e Medicina del Territorio nasce dalla necessità di sensibilizzare il più possibile sull’importanza delle malattie renali che colpiscono circa il 10% della popolazione e non sempre si manifestano con sintomi importanti. Pertanto per fare diagnosi precoce è necessario che il medico sia sensibilizzato a questo tipo di problematiche andando a ricercare attivamente dei segni silenziosi, semplicemente attraverso la prescrizione di esami ematochimici e urinari molto semplici e poco costosi.

Recentemente, sul Giornale Italiano di Nefrologia è stata infatti espressa la necessità di “mettere in atto campagne volte a una maggiore conoscenza non solo della nefrologia, ma soprattutto delle malattie renali nelle loro varie articolazioni che vanno dalla prevenzione alle terapie mediche e sostitutive. Solo così si riuscirà a combattere patologie nefrologiche che sono estremamente invalidanti e che spesso pregiudicano qualità di vita e sopravvivenza.”

D: L’evento del 21 ottobre ha come suo focus la Nefrologia e Medicina del Territorio. A tal proposito come si svolgerà l’evento e perché è importante informare, in particolar modo, i medici di famiglia riguardo i servizi di emodialisi sul territorio? Ma, soprattutto, quanto è rilevante nella vita di un dializzato avere un punto di riferimento sul territorio, attrezzato da un punto di vista diagnostico-terapeutico?

R: Oltre a offrire una panoramica sulla epidemiologia delle malattie renali e sull’importanza della prevenzione, l’evento sarà svolto con l’intento di illustrare i servizi presenti sul nostro territorio e le modalità di erogazione degli stessi, individuando i percorsi diagnostico-terapeutici migliori per il paziente, attuabili grazie a una ottimale collaborazione tra nefrologo e medico di medicina generale.

Il Centro Dialisi è parte integrante delle risorse del territorio: un punto di riferimento importante che consente un servizio ambulatoriale e terapeutico specifico dove i pazienti dializzati possono ritrovare figure professionali specialistiche familiari in prossimità della propria abitazione, con la possibilità di essere accompagnato nell’iter di cura completo. Questa presa in carico totale di solito assume estrema importanza per il paziente sia dal punto di vista medico che psicologico, con effetti positivi in termini di migliore qualità di vita auto-percepita.

D: A seguito dell’entrata in vigore della Legge Gelli-Bianco sulla nuova Responsabilità Civile per gli esercenti la professione sanitaria, quanto può essere importante, per lei, essere seguiti e informati sulla materia medmal da un consulente o broker specializzato?

R: In questo preciso momento storico penso sia molto importante per noi medici essere seguiti e informati da consulenti o broker specializzati. Purtroppo siamo stati poco abituati in passato a trattare temi del genere ma la società in cui viviamo e lavoriamo ci impone sempre più di aggiornarci anche in materie a noi meno familiari.

Ringraziamo la Dott.ssa Ilaria Umbro per il tempo dedicatoci. A breve nuovi aggiornamenti sulla materia medical malpractice!

Incontro Nefrologico TiberinoIl 21 ottobre 2017 si terrà il 1° Incontro Nefrologico Tiberino “Nefrologia e Medicina del Territorio” presso Castello Orsini a Fiano Romano (Roma).

Le finalità del convegno riguardano, principalmente, la conoscenza dei servizi sul territorio e la modalità di erogazione degli stessi. Così, attraverso l’esplorazione dei diversi servizi, si esporranno le soluzioni più appropriate per le diverse esigenze diagnostico-terapeutiche. Tra gli obiettivi vi è anche la sensibilizzazione a un servizio domiciliare diffuso che consenta ai pazienti con mobilità ridotta di usufruire del servizio stesso presso un centro attrezzato, situato in prossimità della propria abitazione.

 

Di seguito il programma dell’evento:

 

1° Incontro Nefrologico Tiberino