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Gelli dichiarazioniDurante una tavola rotonda tra legislatore, istituzioni ed operatori del settore organizzata da Assiteca il 07/11/2017, Federico Gelli ha dichiarato: “Per la prima volta  introduciamo il diritto alla sicurezza delle cure come parte integrante del diritto costituzionale alla salute. Il risk management viene messo a regime per tutte le strutture sanitarie, tutte le regioni, quindi, sono adesso chiamate a rilevare i dati e il decreto attuativo, che istituisce l’Osservatorio Nazionale presso l’Agenas, è già stato varato. I dati sono fondamentali in questo comparto e perciò è necessario passare dalla documentazione sanitaria cartacea, che è da terzo mondo, a quella elettronica. Ed è importante anche l’altro decreto attuativo, già approvato, sui requisiti delle società scientifiche accreditate, perché si riduce la giungla delle 600 società che esistevano fino a oggi”.

Sulle future norme il relatore della legge ha detto: “Entro gennaio ci sarà un unico decreto attuativo che affronterà tre delicate questioni assicurative ancora irrisolte: la retroattività e l’ultrattività delle polizze, i requisiti minimi per le assicurazioni e le autoassicurazioni, l’istituzione del Fondo di Garanzia per i pazienti danneggiati presso la Consap, che sarà sostitutivo del Fondo di Solidarietà previsto dal decreto Balduzzi, che invece verrà abrogato grazie all’approvazione anche da parte del Senato (dopo il via libera della Camera) del decreto sulle professioni sanitarie”.

Gelli ha infine comunicato che “entro un mese, invece, arriverà anche il decreto attuativo che definirà le modalità di definizione delle linee guida da parte dell’Istituto Superiore di Sanità”.

Gelli ha concluso il proprio intervento dichiarando che “la legge è un punto di partenza e non di arrivo, se riusciamo con i decreti attuativi a farla diventare finalmente operativa”.

Legge 24/2017L’obbiettivo di questo articolo è quello di fare focus sulla parte essenziale di tutta le Legge 24/2017 contenuta nell’art. 10 e specificatamente, su quelle lacune della norma, demandate e posticipate a 90 e 120 giorni dall’entrata in vigore della legge e meglio specificate nei commi 5, 6 e 7 del medesimo articolo.

Il comma 5, specifica come, con decreto da emanare entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge (quindi 31 luglio 2017), il Ministero dello Sviluppo Economico, insieme al Ministero della Salute, dovrà definire i criteri e le modalità per lo svolgimento delle funzioni di vigilanza e controllo IVASS sulle imprese di assicurazione che intenderanno stipulare polizze con strutture ed esercenti la professione sanitaria. Si intende creare quel comparto di regolamenti interni all’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni private, che definirà i confini territoriali nei quali potrà muoversi un’impresa di assicurazione che, intenderà, a seguito della pubblicazione di tutti i criteri, stipulare polizze a copertura del rischio di responsabilità civile professionale dell’area medico sanitaria.

Il comma 6 dell’art. 10 L. 24/2017 sancisce l’essenza di tutto il lavoro svolto dal legislatore nella parte tecnico-assicurativa. Il Ministero dello Sviluppo Economico assieme al Ministero della Salute, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Regioni e province autonome di Trento e Bolzano, IVASS, ANIA, Associazioni nazionali rappresentative delle strutture private che erogano prestazioni sanitarie e sociosanitarie, la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, le Federazioni nazionali e dei collegi delle professioni sanitarie e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative delle categorie professionali interessate, nonché le associazioni di tutela dei cittadini e dei pazienti, con decreto da emanare entro 120 giorni dall’entrata in vigore della legge (quindi 31 agosto 2017) dovrà stabile quei requisiti e quelle regole la cui assenza, già dall’emanazione della norma, ha comportato l’inoperabilità dell’obbligo di assicurazione:

  1. Requisiti minimi delle polizze della struttura e degli esercenti la professione sanitaria con classi di rischio e massimali differenziati;
  2. Requisiti e condizioni delle altre analoghe misure anche di assunzione diretta del rischio con previsione a bilancio del fondo rischi e fondo riservazione risarcimenti per sinistri denunciati;
  3. Regole per il trasferimento del rischio in caso di subentro contrattuale di impresa di assicurazione.

Fino a quella data e senza questi punti fissi, l’applicazione della norma è inefficace e inoperabile.

Il comma 7, il Ministero dello Sviluppo Economico assieme al Ministero della Salute, Ministero dell’Economia e delle Finanze sentito l’IVASS, sempre entro 120 giorni dall’entrata in vigore della legge (entro il 31 agosto 2017), dovrà individuare con apposito decreto,  i dati delle polizze stipulate dalle strutture pubbliche e private (commi 1 e 2) e  le altre analoghe misure (commi 1 e 6) e stabilirà le modalità di comunicazione di tali dati delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private e degli esercenti le professioni sanitarie all’Osservatorio (art. 3) oltre alle modalità e termini di accesso a tali dati

Attendiamo fiduciosi per l’uscita dei decreti attuativi e, pieni di curiosità, il feedback delle imprese assicuratrici in merito a questa rivoluzione del mercato.

Medicalinsurance.itBenvenuto in questo nuovo sito, che si pregia di informare gli operatori del settore medico sanitario su tutte le novità che l’entrata in vigore della Legge n. 24 del 08/03/2017, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, serie generale n. 64 del 17 marzo 2017, con entrata in vigore dal 1° aprile 2017, apporterà in tutto il comparto e per tutti gli operatori.

Una strada lunga e tortuosa, quella intrapresa da questa normativa, che sconvolge, nel vero senso della parola, il mondo della sanità pubblica e privata. Un percorso che trova i suoi albori in una emozione: la paura.

Di fatto è dalla paura di affrontare i contenziosi per mala sanità provata dai medici la causa scatenante l’idea di raddrizzare il tiro normativo, e seppur già nel 2007 con un disegno di legge e nel 2012 con il decreto Balduzzi convertito poi in Legge n. 189 del 08/11/2012, il legislatore aveva provato a mettere la parola fine all’annoso problema, la stessa sembra essere stata scritta con l’approvazione della Legge Gelli-Bianco.

Qualche dubbio e perplessità resta, perché la norma approvata, al momento, resta tronca di tutti quei decreti attuativi, che determineranno tutte quelle criticità di cui a oggi si contemplava solo un grande buco normativo.

Ci auguriamo di poter essere un utile strumento di informazione, comprensione e consulenza nell’intricato mondo della Medical Malpractice per tutti gli operatori del settore medico – sanitario e non solo.