«Abbi cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere.» Jim Rohn
IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
Nel 2018 il Servizio Sanitario Nazionale ha compiuto 40 anni. Fu istituito nel 1978 dall’allora Ministro della Sanità Tina Anselmi, con il compito non solo di curare la malattia ma anche di prevenirla e di educare i cittadini alla salute.
Un compleanno poco allegro, perché proprio nel 2018, per la prima volta in assoluto l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato l’allarme sulla sostenibilità del modello italiano.
Alcuni dati rispetto a dieci anni fa sui quali dovremmo riflettere profondamente:
- Meno 70.000 posti letto
- Meno 10.000 professionisti del settore sanitario
- Meno 175 ospedali
- 83% dei macchinari elettromedicali sono obsoleti
- Abbiamo i medici più vecchi d’Europa – il 52% dei medici italiani ha più di 55 anni!
Le liste di attesa nel Lazio sono infinite:
- più di 65 giorni per una risonanza magnetica al ginocchio;
- più di 71 giorni per una ecografia all’addome;
- più di 80 giorni per una visita ginecologica;
- più di 130 giorni per una visita cardiologica;
- più di 180 giorni per una mammografia.
Più di undici milioni di italiani nell’ultimo anno hanno dovuto rinviare o rinunciare a prestazioni sanitarie a causa di difficoltà economiche, non riuscendo a pagare di tasca propria.
L’avvento della pandemia da COVID 19 ha drammaticamente peggiorato questo aspetto con oltre 1 milione di visite rimandate o addirittura annullate.
Il crollo del sistema sanitario italiano è apparso evidente proprio durante la Fase 1 dell’emergenza nazionale da pandemia per CORONAVIRUS, i continui tagli alla sanità effettuati dai governi di fine XX ed inizio XXI secolo hanno comportato i dati attuali sopra riportati ed il collasso di tutto l’impianto.
Il Governo è dovuto correre immediatamente ai ripari accettando gli aiuti esteri sugli apparecchi elettromedicali utili alla gestione delle terapie intensive e all’assunzione urgente di personale sanitario nelle strutture pubbliche anche specializzandi al penultimo/ultimo anno di specializzazione.
La spesa sanitaria privata pro capite media è di circa 570 euro l’anno. Nella regione Lazio di 500 euro l’anno pro capite.
Le famiglie italiane riusciranno a sostenere le loro spese sanitarie?
LA SANITA’ INTEGRATIVA
Mai come in questo momento la sanità privata diventa indispensabile per la ripresa e l’adeguamento del servizio sanitario nazionale e altrettanto importante e necessario per l’utente finale è una copertura assicurativa o affine che lo continui a sostenere parallelamente al servizio pubblico.
Attualmente, seppur ancora poche per far fronte alla massa critica esistente di richieste di prestazioni sanitaria, gli unici strumenti di sanità integrativa esistenti sono le assicurazioni sanitarie e le casse mutue o fondi sanitari, che possono essere stipulati sia in forma autonoma che in forma collettiva, come ad esempio quelli caratterizzati e normati dai Contratti Collettivi Nazioni del Lavoro, rientranti nel cosiddetto Welfare Aziendale: un primo ed importante passo verso l’utilizzo della Sanità integrativa.
Ma cosa è il Welfare, e perché risulta essere una vera e propria dimostrazione di utilizzo di forme assicurative collettive per garantire alla maggior parte dei cittadini la fruizione di quei servizi sociali ritenuti indispensabili?
Un’alternativa di distribuire la premialità in una azienda, incentivata dalla possibilità per il datore di lavoro di usufruire di una deduzione fiscale per l’intero importo welfare e per il lavoratore di acquisirne i benefici senza alcuna imposizione di tassazione né a monte né a valle, con il risultato finale di ammortizzare la precarietà degli apparati governativi senza intaccare i diritti dei cittadini.
Molte aziende oggi utilizzano questo strumento ma sono ancora poche rispetto al tessuto economico italiano ed è per questo che c’è bisogno di diffondere cultura della salute, di continuare a educare il cittadino ed a promuovere tutti gli strumenti alternativi alla sanità pubblica. Una missione, osiamo dire, la cui delega è stata affidata agli intermediari assicurativi e ai promotori mutualistici: due facce della stessa medaglia con compiti che ci appaiano simili ma che in realtà sono molto diversi e che peraltro rispecchiano in pieno le soluzioni che propongono ai loro potenziali clienti.
Le soluzioni che vengono proposte sono prodotte, ci arroghiamo il diritto di utilizzare questo termine per rendere meglio l’idea, da tre figure in particolare che detengono il mercato della sanità integrativa:
- Fondi Sanitari
- Le Compagnie di Assicurazioni
- Le Società di Mutuo Soccorso
FONDI SANITARI
Cugini di primo grado dei Fondi d’Investimento, che caratterizzano anche e non solo, il terzo pilastro della previdenza complementare con i Fondi Pensione, prendono da questi ultimi solo la struttura gestionale e di costituzione come complessità. Rientrano nella presunta sanità integrativa di carattere negoziale e sono di base delle no-profit di carattere collettivo, amministrate di solito anche dai rappresentanti dei lavoratori oltre che da quelli delle aziende aderenti.
I Fondi sanitari tendenzialmente son o rivolti ai dipendenti fi un’azienda oppure agli appartenenti ad una determinata categoria professionale o ancora ad i residenti di un determinato territorio. I fondi territoriali o aziendali devono garantire prestazioni non inferiori a quelle previste dal sistema sanitario nazionale.
Va comunque evidenziato che in nessun caso tali fondi sanitari integrativi devono applicare principi di solidarietà e collettività senza discriminazione sullo stato di salute degli aderenti. Può comunque essere accettato un limite d’ingresso in base all’età.
LE COMPAGNIE DI ASSICURAZIONE
Tra i soggetti protagonisti della sanità integrativa ritroviamo le Compagnie di assicurazione. Produttori instancabili di coperture assicurative indirizzate sia alla protezione da grandi rischi sia all’eventualità di malattia e infortuni, solitamente a fronte del pagamento di un premio, ultimamente mensile con addebito diretto sul conto corrente del contraente. Si caratterizzano rispetto ai loro competitor rappresentati dai fondi sanitari e dalle società di mutuo soccorso per costi, modalità e tempi, ma anche per prestazioni integrative rispetto a quelle offerte dal SSN.
Il mercato assicurativo permette di strutturare in modo “Taylor made” le proprie soluzioni di assicurazione sulla base delle proprie effettive esigenze. È evidente che le compagnie di assicurazione applicano pesanti criteri di selezione, ad esempio, sono previsti limite di età all’ingresso, accertamenti sullo stato di salute degli assicurati, questionari anamnestici preassunzione, che una volta esaminate dalle sedi assuntive preposte, le compagnie delibereranno la decisione di assicurare (o meno) il cliente e se applicare (o meno) franchigie o scoperti su tutti (o solo su alcuni) eventuali sinistri dovessero occorrere.
Formalmente le polizze emesse dalle compagnie di assicurazione sono standardizzate e vengono emesse dalla maggior parte degli assicuratori con coperture differenti a seconda delle esigenze del cliente, possono prevedere il solo rimborso delle spese sostenute oppure l’indennizzo diretto, prevedono coperture per le sole prestazioni relative le malattie oncologiche e i grandi interventi chirurgici oppure una copertura più completa. Di solito distinte in base al rapporto premio/prestazione sono abbastanza costose e spesso riservate ad un target medio alto di clientela.
Non sono assolutamente detraibili fiscalmente né deducibili, a meno che non siano utilizzate e quindi intestate a persone giuridiche che in qualche modo ne possano ammortizzare i costi su base imponibile, ma per le famiglie nulla da fare!
In caso di sinistro la compagnia può comunque disdire il cliente al proprio assicurato a scadenza dell’anno assicurativo, lasciandolo comunque, scoperto della prestazione e comunque in caso di riassunzione da parte di altra compagnia potrebbe avere problemi avendo diagnosi negative precedenti che potrebbero penalizzarne il premio o il contratto stesso con franchigie e/o scoperti.
LE SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO
Le società di mutuo soccorso sono delle associazioni nate nel XVIII secolo per sopperire alle carenze dello Stato Sociale e aiutare i lavoratori in caso di incidenti sul lavoro o malattia che potevano portare l’aderente alla perdita del posto di lavoro.
Le società di mutuo soccorso, così come i Fondi Sanitari sono enti senza finalità di lucro e sono a libera adesione, individuale e volontaria, senza alcuna destinazione a una specifica categoria di lavoratori, persone o territori.
L’art. 46 della Legge 833/78, che istituiva il Servizio Sanitario Nazionale, norma anche l’intervento delle Società di Mutuo Soccorso nel campo della sanità integrativa, infatti viene sancito in questo articolo che “gli enti mutualistici costituiti volontariamente possono erogare prestazioni integrative dell’assistenza sanitaria nazionale e, più precisamente 1. trattamenti e prestazioni sociosanitarie (con eventuale accesso agevolato in riferimento a tempi di attesa e tariffe) in caso di infortunio, malattia, invalidità al lavoro, inabilità temporanea o permanente; 2. rimborsi e sussidi in caso di spese sanitarie sostenute per la diagnosi e la cura di malattie o infortuni.”
Sono inoltre spesso previste anche forme di assistenza alla non autosufficienza; le prestazioni effettivamente riconosciute sono in ogni caso di norma precisamente individuate da statuti e regolamenti di ciascuna mutua.
Il concetto di aiuto reciproco, solidaristico e di mutualità che alla base di questi enti, non solo prevede le stesse garanzie che di fatto sono alla base delle polizze di assicurazione, seppur con limiti d’indennizzo di molto più bassi, caratterizzano in modo evidente lo scopo della diffusione della cultura della salute ed il target medio-basso. Proprio per queste ragioni si chiamano Sussidi e non polizze!
Non solo! Al contrario delle polizze di assicurazione sono detraibili al 19% e quindi studiate proprio per le famiglie.
Altri modo per essere vicino al socio, perché aderendo ad una mutua, tali si diventa, è proprio il fatto che le società non potranno disdire il contratto, nemmeno in caso di andamento tecnico negativo; non porre barriere selettive in fase di adesione; accettare dopo un determinato tempo contrattuale anche i sinistri derivanti da patologie pregresse alla stipula del contratto; non limitare l’uscita dal piano mutualistico ad una certa età prolungandola per tutta la vita del socio aderente.
LE DIFFERENZE
Le differenze sostanziali che intercorrono tra i tre protagonisti della sanità integrativa, sono prima di tutto la Libertà di adesione, che già ci discrimina i Fondi sanitari essendo essi stessi creati per statuto e regolamento per una cerchia chiusa di persone e non aperti a tutti. Essenzialmente di questi ultimi ne abbiamo parlato ed approfondito il concetto nel capitolo ad essi intitolato e comunque non sono questi ultimi il nostro obbiettivo di analisi
Vanno approfondite dii fatto le differenze sostanziali tra le Società di Mutuo Soccorso, con i loro sussidi e le Compagnie di assicurazione con le loro soluzioni assicurative:
CARATTERISTICHE |
SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO |
COMPAGNIE DI ASSICURAZIONE |
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SCOPO DI LUCRO |
Le Società di mutuo soccorso sono enti no profit e quindi non sono a scopo di lucro. |
Le Compagnie di Assicurazioni sono Società che hanno come obbiettivo l’incremento del fatturato. |
VINCOLO DI ETA’ |
I sussidi sanitari proposti dalle Mutue hanno vincoli di età all’ingresso (max 65/70 a seconda del sussidio) ma una volta soci non hanno vincoli di età per l’uscita. Si resta soci a vita. |
Le polizze hanno vincoli di età sia all’ingresso (si può sottoscrivere un contratto se si ha un’età anagrafica di max ca. 65 anni) ma si deve uscire dalla copertura se si raggiungono i ca 70/75 anni di età a secondo del prodotto. |
POSSIBILITA’ DI RECESSO |
Le Società di mutuo soccorso non possono rescindere unilateralmente il contratto per un sussidio sanitario, anche in caso di sinistro, in quanto chi usufruisce dei sussidi è considerato vero e proprio socio della mutua. |
Le Compagnie di assicurazione prevedono nei contratti di coperture sanitarie la facoltà di recesso in caso di sinistro da parte dell’assicurato |
ESCLUSIONE PATOLOGIE PREGRESSE |
Le Società di mutuo soccorso non fanno compilare in fase di assunzione alcun questionario anamnestico al proprio socio, di fatto normano solo una esclusione parziale temporanea delle patologie pregresse, che verrà poi inclusa in forma percentuale nel sussidio a seconda degli anni di permanenza nella mutua da parte del socio stesso. |
In fase di assunzione del rischio è previsto da parte della Compagnia di assicurazione che il proponente/assicurato compili un questionario anamnestico, che verrà preventivamente esaminato dagli assuntori del ramo. Una volta deliberata l’assunzione il premio e/o le eventuali franchigie e/o scoperti applicati saranno in funzione delle patologie pregresse del proponente. |
DETRAIBILITA’ FISCALE |
Tutti i sussidi sanitari sono detraibili fiscalmente al 19% fino ad un massimo di €. 1.291,14 – |
Le coperture sanitarie emesse dalle Compagnie di assicurazione non sono detraibili fiscalmente. Se contratte da persone giuridiche possono essere portate in deduzione sui costi d’impresa. |
QUESTIONARIO ANAMNESTICO |
Non deve essere compilato. |
Deve sempre essere compilato. |
CONCLUSIONI
Considerato tutto quello che hai letto:
Eri a conoscenza di questo nuovo tipo di copertura assicurativa?
Troverai la migliore soluzione alle tue esigenze assicurative in materia Sanitaria tra tutte le soluzioni proposte dalle compagnie presenti nel mercato assicurativo e mutualistico e dai tantissimi intermediari o promotori presenti in Italia sia fisicamente che sulla rete senza incappare in brutte sorprese?
Anche se trovassi diverse quotazioni di altrettante compagnie assicurative o società di mutuo soccorso, saresti proprio sicuro di essere in grado in via del tutto autonoma di analizzarne il normativo o il regolamento per costatare se è effettivamente confacente alle tue esigenze di copertura?
Ora dimmi la verità:
Vorresti avere un unico interlocutore che possa analizzare il tuo rischio, interfacciarsi con il mercato assicurativo o mutualistico, consegnarti un dossier personalizzato, che possa raccogliere in poche pagine e con un linguaggio semplice e comprensibile tutte le quotazioni raccolte sintetizzandone i contenuti dei vari normativi/regolamenti evidenziando quelle che per te sono la migliore scelta?