[…] Un crimine informatico è un fenomeno criminale che si caratterizza nell’abuso della tecnologia informatica sia hardware che software, per la commissione di uno o più crimini[…] (Wikipedia)



Il cybercrime si identifica con degli atti ben precisi che hanno degli scopi altrettanto precisi, tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo, con il divagare della tecnologia informatica e dei personal computer l’accrescimento dell’utilizzo della rete internet, siamo stati testimoni di diversi episodi di crimine informatico che spesso ci hanno catapultato in scene da film fantascientifici con personaggi giovanissimi, incompresi geni della programmazione, che chiamiamo abitualmente hacker.

Ma come si configurano questi attacchi e quale rischio incorrono le vittime di questi reati?

Sicuramente alcuni dei fenomeni più recenti di cybercrime vanno ricercati negli accessi illegali non autorizzati, nelle intercettazioni di dati di un certo sistema informatico, interferenze di dati (danneggiamento, cancellazione, deterioramento, alterazione o soppressione), uso improprio di dispositivi, contraffazione, furto d’identità, frode informatica ed elettronica.

Queste azioni sono state rinominate dagli esperti del settore con termini tecnici ormai di uso comune anche nell’identificazione dei reati informatici come ad esempio:

  • Spamming
  • Phishing
  • Cyberstalking
  • Frode e Falsa identità
  • Information warfare
  • Cyberbullismo
  • Terrorismo
  • Etc.

Le tipologie di reato in Internet possono essere di svariati tipi oltre a quelle citate: dal messaggio offensivo inviato per posta elettronica, alla diffusione di immagini diffamatorie o pedopornografiche, o al download di risorse protette dal diritto d’autore.

Il rischio più grande per un’azienda, pubblica o privata, si configura nel momento in cui interruzioni, errori o attacchi ai sistemi informatici o ai dati della stessa possano comportare significativi costi extra in grado di compromettere i risultati economici di un’azienda.  Ad esempio, quando si sente parlare di violazione della privacy o della perdita di dati. Il problema principale non è se dovesse capitare ma quando succederà!

Nel settore sanitario, per esempio, basti pensare all’avvento della digitalizzazione delle cartelle cliniche che ha prodotto una maggiore dipendenza delle aziende sanitarie dai sistemi informatici per la raccolta e trattamento dei dati sanitari e medici altamente sensibili. Vi è un’elevata esposizione ad errori amministrativi da parte dei dipendenti nell’inserimento nei sistemi di informazioni che talvolta non risultano corrette. I sistemi obsoleti sono spesso non segregati e ciò aumenta il rischio che un singolo evento possa avere un notevole impatto sulle operazioni. Senza tener conto di tutta una serie di minacce informatiche alle quali sono esposti, che possono arrivare sia dall’interno che dall’esterno della rete aziendale.

I costi che un’azienda deve sostenere per riprendersi da un attacco informatico sono variabili in base alla intensità dello stesso ma sono sicuramente dei costi extra che possono essere risparmiati a fronte di una protezione preventiva. Il Fermo attività uno dei rischi più temuti dalle aziende, la perdita dell’immagine pubblica, i costi che derivano dal ripristino della stessa o comunque dal pagamento delle parcelle dei professionisti che dovranno curare le pratiche innanzi alle autorità competenti, prima fra tutti proprio l’autorità garante per la privacy. Per non parlare dei danni materiali che possono influire sugli stessi apparati hardware e software colpiti dall’attacco.

Non tutti comprendono l’importanza di una copertura assicurativa in questo ambito, anche se tale soluzione risulta essere un vero mix tra una polizza tradizionale ed un pacchetto di assistenza vero e proprio per non restare impantanati nel buio più completo in una situazione che può comportare in millesimo di secondo la perdita di affari di un’impresa senza limite dimensionale o di fatturato.

La polizza Cybercrime è comunque una copertura ESPLICITA, che va a coprire anche quel gap di scoperture in presenza di polizze già in essere quali la Responsabilità Civile, la Crime e la Proprerty, che va a tutelare l’azienda, il libero professionista, la PMI anche se non è il diretto bersaglio dell’attacco ma comunque, indirettamente, ne prende danno (pensiamo ad attacchi ai fornitori di dati, gestori, cloud etc.),che va a proteggere il cliente indennizzandolo non solo per le sperse di compromissione dei dati ma anche per le spese che dovrà sostenere per l’immediata risposta e per il recupero .

L’assicurazione cyber non compromette l’efficacia dei team di sicurezza IT – integra le loro competenze e protegge un’impresa dall’ignoto.

Considerato tutto quello che hai letto:

Riuscirai a districarti in questo ambito così particolare e nuovo, compilare tutta la documentazione che serve per assicurare questo rischio e districarti tra termini assicurativi ed informatici?

Troverai la migliore soluzione alle tue esigenze assicurative in materia Cybercrime tra tutte le soluzioni proposte dalle compagnie presenti nel mercato assicurativo e dai tantissimi intermediari presenti in Italia sia fisicamente che sulla rete senza incappare in brutte sorprese?

Anche se trovassi diverse quotazioni di altrettante compagnie assicurative, saresti proprio sicuro di essere in grado in via del tutto autonoma di analizzarne il normativo per costatare se è effettivamente confacente alle tue esigenze di copertura?

Ora dimmi la verità:

Vorresti avere un unico interlocutore che possa analizzare il tuo rischio, interfacciarsi con il mercato assicurativo, consegnarti un dossier personalizzato, che possa raccogliere in poche pagine e con un linguaggio semplice e comprensibile tutte le quotazioni raccolte sintetizzandone i contenuti dei vari normativi evidenziando quelle che per te sono la migliore scelta?

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