I medici specialisti esterni che hanno un rapporto convenzionale con gli istituti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) sono iscritti al Fondo Speciale. Questo fondo, attivo da gennaio 2021, prevede diverse modalità di contribuzione e trattamenti pensionistici. Ecco una panoramica dettagliata di quanto è previsto per questi professionisti.
Contributi obbligatori: quanto costa la pensione
La contribuzione al Fondo Speciale varia a seconda dell’attività svolta. I medici specialisti devono versare il 26% dei compensi lordi ricevuti per visite o prestazioni ambulatoriali. Per alcune branche specifiche come fisiokinesiterapia, medicina nucleare e radiologia, la contribuzione scende al 16%. Inoltre, è stata introdotta un’aliquota modulare su base volontaria che permette ai professionisti di aumentare la quota contributiva da 1 a 5 punti percentuali oltre quella stabilita a carico dell’azienda.
Trattamenti pensionistici disponibili
- Pensione ordinaria di vecchiaia
I medici specialisti possono accedere alla pensione di vecchiaia al compimento dei 68 anni, sia per uomini che per donne, età raggiunta nel 2018. Per ottenere la pensione, è necessario cessare ogni attività convenzionata con il SSN. Qualora l’attività cessasse prima del raggiungimento dell’età pensionabile, è richiesto almeno 15 anni di anzianità contributiva.
Anno Età 2012 65 anni 2013 65 anni e 6 mesi 2014 66 anni 2015 66 anni e 6 mesi 2016 67 anni 2017 67 anni e 6 mesi Dal 2018 68 anni - Pensione anticipata
È possibile ottenere la pensione anticipata a partire dai 62 anni con almeno 35 anni di contributi e 30 anni di anzianità di laurea. In alternativa, la pensione può essere concessa con 42 anni di anzianità contributiva, indipendentemente dall’età. Le pensioni anticipate sono soggette a una riduzione calcolata in base all’età al momento del pensionamento.
Anno Età 2012 58 anni 2013 59 anni e 6 mesi 2014 60 anni 2015 60 anni e 6 mesi 2016 61 anni 2017 61 anni e 6 mesi Dal 2018 62 anni - Pensione di inabilità
Questa pensione è riservata ai medici che diventano permanentemente e totalmente inabili alla professione a causa di infortunio o malattia prima della cessazione del rapporto professionale. In questi casi, si tiene conto degli anni mancanti al raggiungimento dell’età pensionabile, fino a un massimo di 10 anni. L’importo minimo della pensione di inabilità è di circa 15.000 euro annui, salvo che l’iscritto riceva altre pensioni che superino questa soglia.
- Pensione ai superstiti
In caso di decesso del medico pensionato, i superstiti hanno diritto alla pensione di reversibilità. Se il decesso avviene mentre l’assicurato è ancora in attività, spetta la pensione indiretta. I beneficiari includono il coniuge, i figli e, in mancanza di questi, i genitori o i fratelli inabili a carico del defunto. L’importo della pensione varia a seconda del numero di superstiti.
Misura della pensione
La misura della pensione per i medici specialisti iscritti al Fondo Speciale varia in base alla data di inizio dei contributi e all’anzianità contributiva maturata.
Per i medici che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2012, la pensione viene calcolata ricostruendo il reddito medio annuo per ciascun anno di contribuzione. Questo reddito si ottiene attraverso i contributi versati e le aliquote contributive corrispondenti. Il reddito annuo è rivalutato del 100% dell’indice ISTAT fino a 38.734,2 euro, mentre l’importo eccedente questa soglia è rivalutato al 75%. La base pensionabile si determina dividendo la somma dei redditi per il numero degli anni di contribuzione effettiva, a cui vengono applicate le aliquote di rendimento relative a ciascun anno di contribuzione.
Per i medici che iniziano a contribuire dal 1 gennaio 2013 e per gli iscritti ex art. 1, co. 39, L.243/2004, la pensione viene calcolata secondo il sistema contributivo. Questo sistema prevede la moltiplicazione del montante contributivo individuale per il coefficiente di trasformazione relativo all’età dell’iscritto al momento della decorrenza della pensione.
Per i medici con anzianità contributiva antecedente al 31 dicembre 2012, la pensione si determina sommando due quote, A e B. La quota A è rivalutata al 75% dell’indice ISTAT fino a quattro volte il trattamento minimo INPS e al 50% per l’importo eccedente tale limite, dall’anno 2013 fino all’anno precedente la decorrenza della pensione. Se l’iscritto cessa l’attività professionale oltre l’età prevista per la pensione di vecchiaia, l’aliquota di rendimento per gli anni successivi è maggiorata del 20%, fino al massimo del 70esimo anno di età.
La pensione maturata sulla base dei contributi versati dal 1 gennaio 2013 segue il sistema contributivo adottato dall’INPS, con coefficienti di conversione che variano in funzione dell’età. Per esempio, il coefficiente per l’età di 57 anni viene utilizzato anche per le pensioni maturate prima di questa età. Inoltre, è possibile convertire in capitale una quota della pensione, fino a un massimo del 15%, ma solo se l’iscritto possiede altre pensioni che totalizzano almeno il doppio del trattamento minimo INPS. I coefficienti di conversione variano con l’età, da 16,205 (per 55 anni) a 10,076 (per 70 anni).
Coefficienti di conversione del montante contributivo 2023
Età pensione | % da applicare al montante contributivo | Età pensione | % da applicare al montante contributivo |
57 | 4.270 | 69 | 6.154 |
58 | 4.378 | 70 | 6.395 |
59 | 4.493 | 71 | 6.655 |
60 | 4.615 | 72 | 6.942 |
61 | 4.744 | 73 | 7.253 |
62 | 4.822 | 74 | 7.595 |
63 | 5.028 | 75 | 7.970 |
64 | 5.184 | 76 | 8.382 |
65 | 5.352 | 77 | 8.831 |
66 | 5.531 | 78 | 9.326 |
67 | 5.723 | 79 | 9.866 |
68 | 5.931 | 80 | 10.464 |
Divisori e coefficienti di conversione del montante contributivo validi dall’1 gennaio 2023
Età pensione | Divisore | % da applicare al montante contributivo |
57 | 23.419 | 4.270 |
58 | 22.839 | 4.378 |
59 | 22.256 | 4.493 |
60 | 21.669 | 4.615 |
61 | 21.079 | 4.744 |
62 | 20.485 | 4.822 |
63 | 19.888 | 5.028 |
64 | 19.289 | 5.184 |
65 | 18.686 | 5.352 |
66 | 18.079 | 5.531 |
67 | 17.472 | 5.723 |
68 | 16.861 | 5.931 |
69 | 16.251 | 6.154 |
70 | 15.637 | 6.395 |
71 | 15.025 | 6.655 |
Importanza della pianificazione previdenziale
Aderire a un fondo pensione è cruciale per garantire un futuro sereno. È essenziale affidarsi a un intermediario di fiducia per scegliere il piano più adatto alle proprie esigenze. Pianificare la propria pensione con attenzione può fare la differenza tra un ritiro professionale tranquillo e uno pieno di incertezze.