In questo appuntamento affronteremo il rischio dei Medici dipendenti di Strutture Sanitarie Private/Convenzionate che, lavorando in modalità subordinata devono, secondo quanto sancito dalla normativa, stipulare polizze di Rc Professionali che vadano a coprire solo ed esclusivamente l’azione di rivalsa da parte del proprio datore di lavoro in caso di danno cagionato ad un paziente della struttura nella quale esercitano.
Il rischio nello specifico non è assolutamente differente dal rischio di colpa grave, per il quale necessitano di copertura i Medici dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale ed anche i modelli di polizza sono attualmente commercializzati nel nostro paese sono identici.
Le caratteristiche principali per l’assunzione di un rischio di Responsabilità Civile Professionale in tal senso sono date, oltre che dall’anagrafica dell’assicurato, dall’iscrizione all’albo, la specializzazione, la reale attività svolta, se si opera attività chirurgica o meno, se si procede ad attività non chirurgica ma invasiva, se si ricoprono cariche amministrative o di direttore di struttura complessa (ex primario) ed ovviamente il massimale. In più rispetto al rischio dei Liberi professionisti andrà indicata le sedi in cui opera l’esercente la professione sanitaria.
Al fine di raccogliere tale informazione è necessario compilare il questionario di assunzione del rischio elemento fondamentale per quotare il rischio proposto e che in caso di emissione di un contratto di polizza diventerà parte integrante della stessa.
L’attuale mercato assicurativo propone prodotti sia con tacito rinnovo e sia senza tacito rinnovo che in caso di rinnovo annuale impongono all’assicurato/proponente la compilazione annuale del questionario di cui sopra.
Si consiglia di essere sempre seguiti da un o specialista del settore assicurativo, intermediario specializzato nei rischi sanitari, vista la complessità della materia e costato che, in passato, molti medici si sono ritrovati ad affrontare sinistri con polizze non adeguate al loro reale rischio.